Secondo Cointelegraph, i governi al di fuori degli Stati Uniti, inclusa Singapore, stanno mostrando un crescente interesse per le stablecoin non legate al dollaro USA. Nonostante la loro liquidità limitata, queste stablecoin non dolloresche stanno attirando attenzione a causa di questioni di sovranità, come evidenziato da Dea Markova, direttore delle politiche di Fireblocks, durante un'intervista a Token2049. Markova ha notato che la competizione con le stablecoin ancorate al dollaro riguarda principalmente la sovranità, tracciando paralleli con le tensioni passate tra i governi e i giganti dei pagamenti statunitensi come Visa e Mastercard. Ha sottolineato che le stablecoin stanno emergendo come un nuovo campo di preoccupazione sovrana, anche se su scala più piccola per ora.
Markova ha sottolineato che le stablecoin ancorate al dollaro che operano all'interno dell'Unione Europea stanno affrontando sfide significative, in particolare da parte delle banche centrali. Nonostante siano conformi e regolamentate, queste stablecoin incontrano resistenza. La Banca Centrale Europea sta spingendo per lo sviluppo rapido di un euro digitale, citando l'impatto sistemico delle stablecoin legate al dollaro all'interno dell'eurozona come una preoccupazione. Il 29 aprile, la Banca d'Italia ha pubblicato un rapporto che evidenzia le potenziali vulnerabilità di rischio sistemico dovute alla dipendenza delle stablecoin ancorate al dollaro dai titoli di stato statunitensi. Attualmente, la capitalizzazione di mercato delle stablecoin è dominata da monete ancorate al dollaro, con USDT di Tether e USDC di Circle che rappresentano una parte significativa del mercato.
Markova ha anche evidenziato i progressi normativi negli Emirati Arabi Uniti, osservando che gli EAU sono in anticipo nel loro pensiero regolamentare riguardo alle stablecoin. Ha citato Abu Dhabi come esempio, dove l'approccio normativo non richiede che gli emittenti di stablecoin siano domiciliati o autorizzati localmente, a differenza dell'Europa. Invece, Abu Dhabi conduce una due diligence sulle stablecoin globali per determinare se gli scambi locali possano offrirle, fornendo alle imprese locali accesso alla liquidità e ai pagamenti globali. Nel dicembre 2024, USDT è stato approvato come un bene virtuale riconosciuto ad Abu Dhabi, seguito dall'approvazione normativa per USDC di Circle il 29 aprile. Inoltre, le istituzioni di Abu Dhabi stanno lavorando per lanciare una stablecoin regolamentata ancorata al dirham, illustrando ulteriormente l'atteggiamento proattivo della regione sulla regolamentazione delle stablecoin.