Secondo Odaily, QCP Capital ha osservato che, con l'avvicinarsi dell'estate, Bitcoin (BTC) continua a oscillare in un range ristretto, con la volatilità implicita sotto pressione. Nonostante la volatilità implicita sia ai minimi annuali e appaia "economica", la volatilità effettiva è ancora più bassa. I dati storici degli ultimi due anni indicano che la volatilità delle opzioni a breve termine tende a diminuire ulteriormente prima di luglio di ogni anno, una tendenza osservata anche lo scorso anno.
Bitcoin potrebbe riaccendere l'interesse diffuso del mercato se scendesse nettamente sotto i 100.000 dollari o superasse i 110.000 dollari. Tuttavia, al momento non ci sono apparenti catalizzatori a breve termine che possano guidare un simile movimento. Le recenti notizie macroeconomiche hanno causato brevi oscillazioni, ma sono ampiamente percepite dal mercato come "rumore", che si attenua rapidamente senza generare cambiamenti direzionali. Sebbene i dati sull'occupazione negli Stati Uniti abbiano superato le aspettative venerdì scorso, portando a un rialzo delle azioni statunitensi e a un calo dell'oro, Bitcoin è rimasto stabile, intrappolato nelle correnti incrociate di molteplici fattori macroeconomici senza un chiaro ancoraggio direzionale.
Senza una narrativa convincente che stimoli una nuova ondata di slancio rialzista, il mercato mostra segni di stanchezza. L'open interest sui contratti perpetui sta diminuendo e gli afflussi negli ETF spot su Bitcoin hanno iniziato a rallentare. Anche il trading di opzioni della scorsa settimana riflette questa esitazione del mercato, con un numero significativo di opzioni call in scadenza a luglio che sono state rinnovate a settembre, a indicare che gli investitori stanno rimandando le loro aspettative rialziste a una data successiva.