Trump Media presenta registrazione SEC da 2,3 miliardi di dollari, segnalando ambiziosi movimenti nel mercato delle criptovalute e dei capitali.
Trump Media & Technology Group (DJT), quotata su Nasdaq e NYSE Texas, ha presentato una dichiarazione di registrazione Form S-3 alla Commissione per i Titoli e gli Scambi degli Stati Uniti (SEC), secondo un rapporto di BlockBeats. Questa mossa potrebbe sbloccare 2,3 miliardi di dollari in finanziamenti azionari e di debito, potenzialmente uno dei più grandi accordi di riserva di Bitcoin mai realizzati da un'azienda quotata in borsa.
La registrazione riguarda accordi di abbonamento precedentemente firmati con circa 50 investitori istituzionali, consentendo la rivendita di circa 56 milioni di azioni ordinarie e 29 milioni di azioni legate a strumenti di debito convertibili.
La registrazione include anche una disposizione di scaffale universale, dando a Trump Media la flessibilità di perseguire future fusioni, acquisizioni e raccolte di capitali man mano che le condizioni di mercato evolvono.
DJT mira a un'espansione alimentata dalle criptovalute con una visione di “economia patriottica”.
Il CEO di Trump Media, Devin Nunes, ha sottolineato che la raccolta di capitali è progettata per dare all'azienda le risorse e l'indipendenza necessarie per portare avanti la sua missione di costruire un'“economia patriottica”.
“Questa registrazione ci fornisce il capitale e gli strumenti necessari per un'espansione rapida, permettendoci di far crescere la nostra base utenti e ampliare la nostra influenza nei media e nella finanza,” ha dichiarato Nunes.
Sebbene l'S-3 non divulghi direttamente un acquisto di Bitcoin, fonti a conoscenza della questione suggeriscono che una parte del finanziamento potrebbe essere allocata a riserve di criptovalute, allineandosi con le recenti tendenze aziendali di adozione del BTC come attivo di tesoreria.