Secondo BlockBeats, l'analista di Coindesk Oliver Knight ha evidenziato somiglianze nel movimento attuale del prezzo di Bitcoin con indicatori on-chain del 2021, suggerendo una potenziale struttura di 'doppio massimo'. Knight ha sottolineato l'importanza di monitorare l'RSI settimanale, che ha mostrato una divergenza ribassista a marzo 2024, dicembre 2024 e maggio 2025. L'RSI, un indicatore tecnico, valuta i guadagni e le perdite medi su un periodo per identificare condizioni di ipercomprato o ipervenduto. La divergenza ribassista si verifica quando la tendenza dell'RSI si muove verso il basso mentre la tendenza del prezzo si muove verso l'alto.
Inoltre, il volume degli scambi durante la recente rottura è inferiore rispetto a quando Bitcoin ha inizialmente superato $100.000, indicando un indebolimento del momentum. Sia le piattaforme di trading di criptovalute che quelle istituzionali hanno registrato un calo del volume, con i futures su Bitcoin CME che non sono riusciti a superare i 35.000 contratti in tre delle ultime quattro settimane. Al contrario, durante la precedente rottura a $100.000, i volumi superavano frequentemente i 65.000 contratti, con tre casi che superavano gli 85.000.
Inoltre, l'interesse aperto si è discostato dalle tendenze dei prezzi, attualmente in calo del 13% rispetto all'aumento iniziale di gennaio a $109.000, mentre il prezzo è diminuito solo del 5,8%. Quattro anni fa, quando Bitcoin ha raggiunto $69.000, nonostante un aumento del prezzo del 6,6%, l'interesse aperto è diminuito del 15,6% rispetto al picco iniziale di 65.000 contratti.
Knight ha concluso che questi indicatori suggeriscono che, sebbene il prezzo di Bitcoin possa raggiungere nuovi massimi simili al 2021, il momentum dietro questo movimento sta diminuendo.