Nelle ultime ore, sono circolate immagini e voci sui social media che affermano che il bitcoin è crollato improvvisamente a 24.000 dollari, collegando l'evento ai movimenti di enormi somme di denaro da parte della società Wintermute verso la piattaforma Binance.
Ma la verità è molto più semplice e tranquilla di quanto sia stata rappresentata.
Ciò che è accaduto non è stato un vero crollo del prezzo del bitcoin, ma una candela fittizia (Wick) causata da un difetto di liquidità in una coppia di scambi all'interno di una singola piattaforma. Il prezzo reale del bitcoin sul mercato spot non ha raggiunto questo livello, e questo calo non è apparso su altre grandi piattaforme.
Questo tipo di eventi si verifica a volte quando la liquidità è bassa, o quando si liquidano contratti con alta leva, dove il prezzo viene temporaneamente tirato per catturare ordini di stop loss, per poi tornare immediatamente al suo livello normale.
Per quanto riguarda le transazioni effettuate da Wintermute, esse sono parte naturale del suo operato come Market Maker, e spesso servono a riequilibrare o coprire, e non necessariamente a vendere o manipolare.
In sintesi:
Il bitcoin non è crollato, non è arrivato a 24.000 dollari, e quanto accaduto non cambia nulla nella direzione generale del mercato. L'unico danneggiato è il trader con alta leva, mentre l'investitore a lungo termine... non ha subito nulla.
Nel mercato delle criptovalute, non ogni candela rossa è una storia di crollo, e a volte il rumore è molto più alto della verità.

