Secondo quanto riportato da Cointelegraph, il fondatore di Draper Associates, Tim Draper, ha dichiarato che fattori macroeconomici come la svalutazione del dollaro indeboliranno l'impatto del ciclo di halving di Bitcoin (BTC). Draper crede che nei prossimi 10-20 anni il dollaro scomparirà e che il mondo stia vivendo un salto antropologico. Con Bitcoin che raggiunge un nuovo massimo storico, l'indice del dollaro (DXY) sta diminuendo. Draper afferma che gli investitori vedono Bitcoin come una "valvola di sfogo" contro una cattiva governance, la sfiducia nelle banche, l'inflazione delle valute fiat e le tensioni geopolitiche. Ritiene che i fattori macroeconomici saranno più importanti del ciclo di halving. Il CEO di Xapo Bank, Seamus Rocca, ritiene che il ciclo di quattro anni sia ancora valido, mentre altri credono che BTC sia maturato come un asset macroeconomico. L'analista di Bitwise, Jeff Park, prevede che Bitcoin si apprezzerà a causa delle tensioni geopolitiche, dell'inflazione monetaria e della svalutazione del dollaro. L'amministrazione Trump ha sottolineato l'importanza delle stablecoin in dollari per mantenere la posizione del dollaro come riserva globale, ma il radicale di Bitcoin Max Keiser ritiene che le stablecoin in dollari siano solo una soluzione temporanea, destinata a essere superata da token supportati dall'oro e da BTC.