Secondo PANews, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato quattro hacker nordcoreani di aver infiltrato una startup blockchain ad Atlanta spacciandosi per sviluppatori remoti. Gli hacker avrebbero rubato circa 900.000 dollari in criptovaluta. Hanno guadagnato fiducia utilizzando documenti d'identità falsificati ed hanno eseguito due furti nel 2022, rubando rispettivamente 175.000 e 740.000 dollari, prima di riciclare i fondi attraverso mixer e identità false.

Gli analisti suggeriscono che queste azioni fanno parte di una strategia a lungo termine della Corea del Nord per finanziare i suoi programmi di armi. Gli hacker hanno sfruttato le vulnerabilità nella cultura del lavoro remoto per inserirsi all'interno dell'azienda, eludendo i controlli di sicurezza con documenti falsificati mentre dirottavano fondi aziendali. Inoltre, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha condotto un'operazione congiunta in 16 stati, sequestrando 29 conti finanziari, 21 siti web falsi e circa 200 computer utilizzati per supportare le iniziative IT della Corea del Nord.