Secondo Cointelegraph, le autorità ucraine hanno arrestato un uomo di 35 anni della regione di Poltava, accusandolo di aver hackerato gli account di una compagnia di hosting internazionale per estrarre criptovalute illegalmente. La divisione cyber della polizia nazionale ucraina ha riferito che il sospetto stava sfruttando vulnerabilità nei sistemi di sicurezza online di varie aziende internazionali dal 2018. La polizia sostiene che l'uomo abbia ottenuto accesso non autorizzato a oltre 5.000 account clienti di una compagnia di hosting che offre servizi di affitto server per siti web e piattaforme online. Una volta all'interno, ha presumibilmente distribuito macchine virtuali e miner di criptovalute, una pratica nota come cryptojacking, per estrarre criptovalute senza il consenso dell'azienda.

La polizia ucraina stima che l'uso non autorizzato delle risorse dell'azienda abbia comportato perdite superiori a 185 milioni di grivna ucraine, equivalenti a circa 4,4 milioni di dollari. Per evitare di essere scoperto, il sospetto ha cambiato frequentemente la sua residenza nelle regioni di Poltava, Odesa, Zaporizhia e Dnipropetrovsk. Durante una perquisizione dell'abitazione del sospetto, gli agenti delle forze dell'ordine hanno recuperato attrezzature informatiche, telefoni cellulari, carte bancarie e altre prove che indicano il suo coinvolgimento in forum di hacker. Gli oggetti sequestrati contenevano dati di autorizzazione per account email utilizzati nelle attività di hacking, oltre a portafogli crypto e software per gestire operazioni di mining crypto e controllare a distanza l'attrezzatura.

L'accusato affronta accuse di interferenza non autorizzata con le reti di comunicazione di informazioni elettroniche, che potrebbero portare a una pena detentiva fino a 15 anni se condannato. Inoltre, potrebbe essere vietato ricoprire determinate posizioni o impegnarsi in attività legate all'IT e alle comunicazioni per un massimo di tre anni. L'indagine è in corso e potrebbero essere presentate ulteriori accuse. Questo caso richiama un incidente simile avvenuto negli Stati Uniti lo scorso aprile, dove un uomo è stato accusato di frode telematica e riciclaggio di denaro per aver presumibilmente truffato fornitori di cloud computing per condurre un'operazione di cryptojacking su larga scala, risultando in criptovalute estratte per un valore di 970.000 dollari.