JPMorgan: l’inflazione australiana di aprile potrebbe scendere al 2% su base annua, sostenuta dal sostegno energetico
Secondo Jinshi Data, Ben Jarman, capo economista di JPMorgan Chase, prevede che l'indice dei prezzi al consumo (CPI) australiano aumenterà del 2% su base annua ad aprile, segnando il livello di inflazione più basso da ottobre 2024.
La moderazione dell'inflazione è attribuibile in parte ai sussidi governativi all'elettricità, che dovrebbero ridurre i costi energetici delle famiglie e contribuire ad alleviare i dati principali dell'indice dei prezzi al consumo (CPI).
Ripartizione per categoria: Previste pressioni contrastanti sui prezzi
Jarman prevede un leggero aumento dei prezzi nelle principali categorie di consumatori:
Cibo, abbigliamento e salute: lievi aumenti dei prezzi
Trasporti, comunicazioni e arredamento: previsti modesti cali dei prezzi
Le prospettive di un'inflazione equilibrata riflettono una domanda stabile e misure mirate di riduzione dei costi, attenuando le pressioni sui prezzi nei settori non energetici.
Prospettive di taglio dei tassi: previste due riduzioni nel 2025
Jarman ha affermato che la traiettoria dell'inflazione giustifica due tagli ai tassi di interesse, che saranno probabilmente effettuati dalla Reserve Bank of Australia (RBA) ad agosto e novembre 2025, salvo shock macroeconomici imprevisti.
"L'andamento dell'inflazione è in linea con le nostre aspettative di due tagli dei tassi entro la fine dell'anno", ha osservato, suggerendo un graduale cambiamento di rotta verso una politica accomodante da parte della RBA, poiché l'inflazione rientra nella fascia target.